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- Data di Pubblicazione 8 Marzo 2023
- Ultimo aggiornamento 8 Marzo 2023
- Categorie Rassegna stampa locale
A Livorno da quasi un anno la casa circondariale è priva di una figura dirigenziale a titolo definitivo.
La mancanza di figure apicali all’interno degli istituti penitenziari è un problema a livello nazionale. Basti pensare che dal 1996 al 2020 non si è pensato di bandire alcun concorso per ricoprire questa funzione indispensabile.
L’ultima graduatoria è del 2022 ma, a quanto pare, le assegnazioni non sono ancora state effettuate.
Molti direttori e molte direttrici sono costretti/e a dirigere anche più penitenziari contemporaneamente.
Come sta accadendo oggi a Livorno.
Il nostro carcere soffre di una endemica e strutturale carenza sul piano ambientale (sovraffollamento e fatiscenza ben oltre i limiti di umanità della pena) a cui si aggiunge, fatalmente, la mancanza di una direzione in via definitiva che possa promuovere, stimolare, organizzare le attività trattamentali, la sicurezza, la destinazione dei nuovi padiglioni in costruzione.
Insomma che sappia avere una visione progettuale e che sappia agirla.
Ieri, insieme al Garante locale Marco Solimano, abbiamo denunciato questa situazione.
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